Le stigmate di Padre Pio? Niente miracolo, era un trucco chimico

 

Padre Pio rappresenta una delle figure più misteriose della Chiesa italiana. Le sue stigmate, ancora oggi, sono oggetto di studio. Se i fedeli, infatti, credono si tratti di un segno divino, gli scettici da tempo cercano una spiegazione più terrena per questo particolare fenomeno. E pare che un farmacista abbia svelato l’arcano: niente miracoli, le stigmate di Padre Pio sono state provocate dall’acido fenico.

Le nuove rivelazioni sono state rese pubbliche da un libro dello storico Sergio Luzzatto, che porta come prove dei documenti individuati che affermano che nel 1919 Padre Pio si recò da un farmacista per comprare dell’acido fenico, una sostanza chimica in grado di provocare piaghe nelle mani di chi la tocca. Ecco cosa si legge ad esempio in questi documenti: “(…) mi chiese a nome di lui e in stretto segreto dell’acido fenico puro dicendomi che serviva per Padre Pio, e mi presentò una bottiglietta della capacità di un cento grammi, bottiglietta datale da Padre Pio stesso, sulla quale era appiccicato un bollino col segno del veleno (cioè il teschietto di morte) e la quale bottiglietta io avrei dovuto riempire di acido fenico puro che, come si sa, è un veleno e brucia e caustica enormemente allorquando lo si adopera integralmente. A tale richiesta io pensai che quell’acido fenico adoperato così puro potesse servire a Padre Pio per procurarsi o irritarsi quelle piaghette alle mani”.

E le richieste di questo veleno o di un altro simile continuarano per mesi: Padre Pio sosteneva che gli servisse per sterilizzare le siringhe. Ma il fatto strano è che le richieste avvenivano in gran segreto, senza prescrizione del medico dei Cappuccini. Un fatto misterioso al quale se ne aggiunge un altro: già in quegli anni si parlava di ritrovamenti di acido fenico nella celletta di Padre Pio.

Fonte | Corriere

 

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