Scuola

 

 

Un Paese che distrugge la sua scuola non lo fa mai solo per soldi, perché le risorse mancano, o i costi sono eccessivi. Un Paese che demolisce l’istruzione è già governato da quelli che dalla diffusione del sapere hanno solo da perdere.

Italo Calvino

Diritto di replica per 18 candidati non idonei

Dura presa di posizione

In merito alle dichiarazioni del prof. Antonio Viscomi (18 luglio 2015, Quotidiano del Sud, cronaca di Catanzaro), relative al concorso per dirigenti scolastici, alcuni candidati non idonei vorrebbero fare alcune precisazioni.

Si desidera portare a conoscenza dei lettori, oltre che ricordare al professore/assessore che ne è perfettamente conscio, che le “numerose sentenze” cui egli si riferisce passate in giudicato, hanno fatto esplicito riferimento alla sola questione di “incompatibilità” dei Commissari.
Per quanto concerne tutte le altre questioni, si attende con fiducia che gli Organi di Giustizia a tutti i livelli, soprattutto per quanto riguarda i risvolti di natura penale, “facciano luce” a breve su quanto già presente in atti.

Si vuole peraltro informare e il Professore e i lettori che circa cento candidati, tra i quali gli scriventi, sono stati sentiti in atti dalla Guardia di Finanza di Catanzaro: in tale circostanza è stata consegnata tutta la documentazione raccolta, a seguito di procedura di accesso agli atti, e riferibile ad una serie di situazioni e di fatti a dir poco incresciosi che si sono verificati sia nel corso delle prove scritte che di quelle orali.

In particolare, è stato fatto attentamente osservare, ai funzionari delle Fiamme Gialle, il contenuto di moltissimi elaborati di candidati, risultati alla fine vincitori di concorso, nei quali si rilevano e si evincono delle chiarissime irregolarità.

A questo punto una delle tante domande da porsi è: “Come mai un’intera Commissione Esaminatrice, composta da professionisti del settore, non si è assolutamente accorta che più elaborati presentavano parti interamente riprese (punteggiatura compresa) da un e-book consultabile, all’epoca del concorso, solo on-line e non stampabile?”

E poi è opportuno precisare che alcuni ricorsi incardinati presso il Tar Calabria sono stati corredati di un discreto numero di tali prove: si è infine chiarito, nel corso delle procedure, che tali aspetti non sono stati minimamente rilevati dal Tar Calabria in quanto afferenti alla sfera penale.

Si auspica, dunque, che le irregolarità di cui sopra, in quanto ormai rilevate ed esposte, siano state portate al vaglio della Procura della Repubblica di Catanzaro.

E’ opportuno ricordare che nel caso di “plagio trattasi”, esso costituisce reato penale procedibile d’ufficio, così definito: “appropriazione, totale o parziale, di lavoro altrui, letterario, artistico e simile, che si voglia spacciare per proprio” (Dizionario Zingarelli, Zanichelli, 1999). Altro riferimento in merito resta l’art. 1 della Legge n. 475 del 19/04/1925.

 

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Nella certezza che gli organi aditi facciano, come è loro dovere, piena luce sull’intera procedura concorsuale, gli scriventi sono disposti, eventualmente fosse necessario, anche alla pubblicazione degli atti contestati oltre che delle procedure adottate e praticate dalla Commissione nel corso delle prove scritte e orali. Si ringrazia per l’attenzione e cordialmente si saluta.

Diciotto candidati non idonei

 

Pubblicato il 26 luglio 2015 su www.lamezialive.it

Webmaster Ing. Francesco Alati

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