La disparità di trattamento della "Buona Scuola"

Leggendo gli ultimi interventi emerge la possibilità di perdere di vista un aspetto fondamentale della questione, al punto che, invece di sortire l'indignazione sacrosanta per l'ingiustizia subita, si sta manifestando una sorta di acquiescenza pacata nei confronti di chi ha calpestato il diritto. Qui non c'entra nulla la giustizia e l'equità, anzi.

L'introduzione della norma sui contenziosi pendenti, calata dalla sera alla mattina nel corso del dibattito in commissione alla Camera, assente nel disegno di legge originario, non nacque per una questione di giustizia o per dirimere finalmente tutti i contenziosi o per evitare danni all'amministrazione dello Stato che potevano derivare da sentenze sfavorevoli, bensì si palesò a seguito delle pressioni tese a sistemare un gruppo ben determinato e noto di docenti che avevano partecipato al bando del 2004, che da tempo premevano, attraverso una sorta di comitato da loro stessi costituito, nel tentativo di far credere di poter movimentare un numero elevato di persone, affinché potessero entrare nel ruolo di dirigente scolastico, senza aver superato le prove del relativo concorso.

Posso aggiungere che, dal'esame degli atti nonché dalle ricerche effettuate sul sito della giustizia amministrativa, risulterebbe che molti di questi signori avevano da tempo una sentenza definitiva del Consiglio di Stato a loro sfavorevole, qualcuno addirittura con condanna alle spese.

Sono tutti fatti documentati e documentabili, se la Magistratura vuole fare finalmente chiarezza. Per questo non potevano inserire anche i concorrenti del bando del 2011, perché questi ultimi i contenziosi pendenti li avevamo  per davvero, loro e solo loro e avrebbero, come suol dirsi, mangiato la foglia.

Adesso, in qualche intervento, che parte palesemente dal gruppo dei "beneficiati" si cerca di buttare acqua sul fuoco, perché coloro che sanno di essere stati "graziati" da una norma che non li riguardava affatto, consci che, dall'esame delle carte, potrebbe sortire la situazione reale, hanno paura che da un'indagine tutto questo possa venire fuori e mandare a pallino  la proficua e intensa attività svolta per ottenere la scranna da dirigente scolastico,  dopo quasi dieci anni di tentativi, l'ultimo dei quali finalmente andato a buon fine. Non solo ma il prezzo da pagare, laddove si appurassero determinate responsabilità, sarebbe molto ma molto salato.

Stando così le cose,  bisogna esigere che si faccia piena luce, scoprire, tra l'altro, chi è stato il "grande vecchio" che ha architettato tutto, che non ha considerato però che, tenendo fuori, almeno al momento, i partecipanti al bando del 2011, che avevano un contenzioso pendente, sarebbe poi scoppiata la bomba.

Statene certi, c'è chi non sta dormendo sonni tranquilli anche perché è stata compiuta una delle più grandi ingiustizie, per palese quanto ingiustificata disparità di trattamento, che si siano mai registrate in ambito concorsuale.

Si vada dunque fino in fondo e si pretenda che la Giustizia, quella con la G maiuscola, prevalga, possibilmente però senza dover aspettare altri dieci anni, sicché chi oggi sta svolgendo un ruolo che non gli competerebbe possa nel frattempo essere stato collocato anche in pensione, mentre chi ne avrebbe diritto continua a rimanere fuori.

Tratto dal forum di Mininterno Da: Attenti alle false pecorelle 06/05/2016 10.01.31

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