La verità
del referendum non è quella che ci viene raccontata. Ci dicono per
esempio che la sua prima virtù sarebbe il risparmio sui costi della
politica, e che i soldi così ottenuti si darebbero ai poveri. Ma così
non è: secondo la Ragioneria Generale dello Stato, il cui compito è di
verificare la certezza e l’affidabilità dei conti pubblici, il risparmio
si ridurrebbe a cinquantotto milioni che si otterrebbero togliendo la
paga ai senatori, mentre resterebbe il costo del Senato, e i poveri non
c’entrano niente. (8/10/2016) |